“I Segni della Musica”, mostra di Bruno Pollacci il 5-6, 12-13 ottobre durante i concerti di Lucca Jazz Donna. Ingresso libero
Venerdì 5 e sabato 6 ottobre ad Arté (Capannori), e venerdì 12 e sabato 13 ottobre al Real Collegio (Lucca), in occasione dei concerti e con lo stesso orario, in mostra un percorso di opere grafiche e pittoriche di Bruno Pollacci dal titolo “I Segni della Musica”.
Saranno esposti ritratti di artisti di jazz, blues, rock e cantautoriale. Se la professione di Bruno Pollacci è quella di artista figurativo e direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa, attività che vive ed ha sempre vissuto anche come primaria passione, la musica ha sempre rappresentato una forte passione parallela, fin dall’infanzia, così come raccontato, anche con immagini, nel suo libro “Anima Jazz in me…Ma in principio era Rock!”, e non a caso iniziò a lavorare nelle prime “Radio Libere” fin dalla loro nascita in Italia, nel 1976, conducendo ancora oggi programmi radiofonici e web di musica Jazz e Blues (“Animajazz” e “Blues Fires”).
Il tema della musica quindi è sempre stato presente anche nel suo lavoro d’artista, affiancandosi ai temi sociali e culturali che hanno da sempre caratterizzato l’opera di Pollacci, lucchese di nascita e pisano d’adozione, formatosi al Liceo Artistico di Lucca, dal primo anno di vita della prestigiosa scuola d’Arte lucchese. La vicinanza ideale, amichevole e professionale con il Festival “Lucca Jazz Donna” (per il quale ha anche fatto parte della Giuria per i concorsi per band emergenti) e la tematica specifica del jazz, ha già favorito per Pollacci un precedente espositivo come manifestazione collaterale del Festival, ma la tematica della mostra di quest’anno, oltre a mantenere opere dedicate a grandi del Jazz, è stata allargata a ritratti/omaggio di artisti che spaziano anche dal blues al rock ed al cantautoriale, con opere grafiche e pittoriche simboleggianti anche l’apertura e la capacità di “abbraccio” musicale che il jazz ha saputo offrire da sempre verso altri linguaggi musicali. Le opere spaziano tra le tecniche del carboncino, sanguigna, seppia acquerellata ed acquerello, nella ricerca di un equilibrio tra riferimento ritrattistico specifico ed espressività personalizzata e vibrante del segno e della pennellata.
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